Questa caratteristica non. IL TEMPIO DELLA FRATERNITA', Chiesa- Museo della guerra. IL TEMPIO DELLA FRATERNITA' . Un cappellano militare, reduce dalla guerra, dopo aver visto tante distruzioni, si andava tormentando di poter fare qualche cosa anche lui, perch. Ad esso si arriva dalla Valle Staffora risalendo la Voghera a Varzi; e dalla Valle Curone risalendo da Tortona a Fabbrica Curone e poi Cella. Per chi arriva in autostrada le uscite consigliate sono Voghera sulla Torino Brescia e Casei Gerola o Tortona sulla Milano- Genova. Per ulteriori info rivolgersi al Rettore del Tempio: Tel 0. Fotografie a cura del webmaster Carlo Gatti. UNA CHIESA NEL BOSCODi Andrea AMICIIl Tempio della Fraternit. Tutti gli altri giorni in cui avevo progettato di venire era nato sempre un nuovo problema e nel primo tentativo mi ero addirittura perso: dalla quantit. Oggi sicuramente andr. E’ inverno, il termometro segna tre gradi sotto zero e tra non molto sar. Il paesaggio della pianura sta diventando collina, viaggiando attraverso filari di viti e scheletrici alberi da frutta, tra la neve ormai turchina per il crepuscolo. Poche case, lontane una dall’altra. Un piccolo paesino con la sua piazzetta, il baretto, il tabacchino, il ferramenta e la farmacia. L’anno prossimo il presepe sar. Loro lo vorrebbero vedere sempre l. Mentre penso ai bellissimi Natali passati, la strada si fa sempre pi. Ormai i campi sono finiti, sto viaggiando in un bosco sempre pi. Sono le diciassette e tra mezz’ora devo essere al mio appuntamento; se va bene sar. Mentre viaggio attraverso questo luogo desolato, il crinale della montagna oscura il cielo violaceo del vespro di una giornata stupenda. Ancora un po’ e finalmente lo vedr. Mi aspetta su, in questo posto sempre pi. A quanto pare si tratta di un luogo unico al mondo. Chi me lo ha descritto ha sicuramente esagerato. Lo stereo sta diffondendo nell’abitacolo le note di Stairway to Heaven dei Led Zeppelin. Insieme al flauto, gli arpeggi della dodici corde di Jimmy Page e la suadente voce di Robert Plant sembrano fondersi magicamente nell’atmosfera del mio viaggio. Ormai manca poco, sto per vedere e, forse, toccare ci. Proprio mentre l’acustica di Page fa spazio allo splendido assolo della Telecaster, eccomi arrivato. F- 1. 04 Starfigter. Sulla sinistra di questa strada, meglio adatta ai trattori che alle automobili, ecco apparire un vecchio aereo F 1. Proseguo altri cinquanta metri ed ecco apparire una chiesa, spoglia ed abbastanza sgraziata per la verit. Emerge dal buio e dagli alberi imbiancati che la circondano con austerit. La mia guida mi sta aspettando qui, anche se non la vedo. Parcheggio l’auto dietro l’abside, a fianco all’edificio della canonica. Prendo il piumino e la fotocamera digitale, non si sa mai. Mi guardo intorno in cerca dell’uomo: nessuno. E’ ormai buio e fa un freddo che si gela. Nella penombra sembra di riconoscere la sagoma di un carro armato. Carro Armato M7 SEAXTON e cannone modello 5. Si tratta proprio di un vecchio carro armato perfettamente conservato, anch’egli coperto da una spanna di neve gelata. Pare un molosso impigrito, che dorme sulla porta della sua cuccia. Ma non sono qui per lui. Mi avvicino al lato pi. Sembrerebbe, da un momento all’altro, di vedere Odino uscire da quelle nebbie! Missile di Smg. Cannone antiaereo della Seconda guerra mondiale. L’ancora davanti all’entrata del Tempio. Altare della Marina. Arrivo sulla porta della chiesa e ci. Le stagioni della vita, la pensione. L’unica stagione della vita in cui ci 30 - Giugno 2010 (LXI) IL SANTO GRAAL, TRA INVENZIONE E MISTERO Alla ricerca del significato di Fabio Patacca. Le apparizioni della madonna dello scoglio a fratel cosimo a placanica in calabria nel 1968. Una moltitudine di oggetti bellici che sembrano non avere proprio alcun senso con il piazzale di un edificio di culto cristiano. Il primo concetto che mi passa per la testa . Mentre continuo a girarmi intorno, da una automobile scura parcheggiata nell’ombra scende un uomo. Mi avvicino lentamente a lui, con un po’ di timore. E’ il sacerdote della chiesa ed . Per un attimo ho temuto che mi facesse tornare la terza volta, negli orari d’apertura al pubblico. Ci dirigiamo velocemente verso la canonica, attraverso un sentiero battuto nella neve. Ho con me la mia fedele Mini Maglite blu, che si rivela utilissima per salire i gradini ghiacciati e trovare la toppa della serratura. Il sacerdote entra ed accende la luce, mentre rimango un attimo sul pianerottolo. Una volta entrato si gira verso di me domandandomi: “Ragazzo, cosa ? Cosa vuoi vedere in particolare qui? Mi mostri i reperti e sono sicuro che se c’. Forse sta pensando di avere a che fare con un tipo un po’ svitato. Da Il Corriere della Sera, 13 agosto 1952. Un articolo di Dino Buzzati. Degna sepoltura 'Per dar loro degna sepoltura si Il Castello di Gusciola Foto commenti e scambi di idee contatti con altri avventori del castello Nota per tutti gli avventori del Castello La Gestione del Castello di. Leggende e Fantasmi “Ogni castello che si rispetti ha un fantasma Ritorna all'angolo di Merlino Home Scrivici. SIMBOLISMO e SIGNIFICATO: 'L'unit. 1 IL SANTO ROSARIO SAN GIOVANNI XXIII Saggio di devoti pensieri distribuiti per ogni decina del Rosario MISTERI GAUDIOSI 1. L’Annunciazione dell’Angelo a Maria. Il papiro, fatto di materiale spesso simile alla carta che si ottiene tessendo insieme gli steli della pianta di papiro, poi battendolo con un attrezzo simile al. Annuisce con il capo accennando una smorfia con la bocca, mentre proseguiamo passando sotto un porticato per poi avvicinarci alla porta della sacrestia. La mia piccola torcia tascabile deve far luce ancora un momento e poco dopo siamo dentro. Sembriamo due carbonari con la lanterna, nelle segrete di una fortezza. Manca solo essere vestiti con il mantello e la tuba. La porta che accede all’altare . Niente da fare, bisogna accontentarci di una fioca luce di un paio di lampadine. Poco male, la Maglite andr! Entriamo nella sala, a fianco dell’altare al quale ci inginocchiamo, nell’eco cattedralico dei nostri passi. Guardo verso il centro, a destra e poi a sinistra rivolgo lo sguardo verso l’altare. Sono sbalordito, tutto questo ! Fisso il tabernacolo e penso di essere finito in un manicomio. Altare Maggiore costituito da rovine giunte dalle principali capitali mondiali; il pavimento del Presbiterio . Alzo lo sguardo sul ciborio: un vecchio paracadute militare! La mia guida mi dice di seguirlo dietro al coro, sfiorando delle teche contenenti moltitudini di oggetti. Le spiagge del D- Day: Juno, Omaha, Gold. Utah... Sono ammutolito nel vedere i colori della terra di Auschwitz, El Alamein, Stalingrado, Omaha Beach, Monte Cassino, la sabbia dei fiumi vietnamiti e tanta altra polvere di Mondo. In vita mia non mi ero mai trovato in una situazione come questa. Vorrei poter stare qui tutta la notte, se fosse possibile; ma il tempo stringe. Crocefisso realizzato con armi giunte dai principali campi di battaglia di tutto il mondo. E’ in ferro, tutto arrugginito. Lo osservo e immediatamente dopo una sensazione agghiacciante mi assale. E’ costruito con pezzi di armi, schegge di bombe, pugnali, spade e tant’altro. Mai, mai avrei immaginato di vedere una cosa del genere. Solo adesso inizio comprendere appieno che questo luogo non . E’ stato edificato da un genio! Un genio che ha voluto trasmettere un messaggio ai posteri, utilizzando i cocci della Storia che scrissero. Materiale bellico proveniente dall’Africa. Sotto la scultura sono posate mine anticarro, bombe a mano, maschere antigas e tanti altri ordigni. A fianco, il pulpito . Fonte Battesimale costituito dall’otturatore di cannone della corazzata “Andrea Doria”Proseguo la mia veloce visita in cerca dell’oggetto famoso, mentre mi viene mostrato il fonte battesimale: l’otturatore dei cannoni da 3. Regia Corazzata Andrea Doria. Oggi fa anche da culla per il Bambino, essendo anche l’angolo del presepe. Ormai non mi sorprendo pi. Ma non ho ancora trovato l’oggetto che mi interessa pi. Il vapore del mio alito nell’aria gelida, tra i miei occhi e la torcia quasi offusca la sua immagine. Mi giro per vedere dov’ . E’ tornato accanto all’altare, molti metri dietro di me. Ecco il pezzo di gomena (cavo di canapa) della corazzata ROMA che l'Autore ha ritrovato sopra altri Cimeli della guerra marittima 1. Mi avvicino all’oggetto, appeso a due chiodi sulla parete. Sotto di lui, su una mensola, alcune malconce statuette dei Re Magi in terracotta plasmano uno scampolo di colore tra le foto in bianco e nero che lo circondano. Sbiadite, come i ricordi che hanno impressi. Sono come rallentato dall’emozione e dalla riverenza che questo cimelio mi trasmette, allungando la mano e la torcia per toccarlo e vederlo da vicino. Sopra di esso un cartellino scritto a pennarello racconta la sua storia: tutto coincide. Una cima d’ormeggio, che mi lega al mio passato. La mia mente inizia a viaggiare indietro in un tempo lontano. Sembra quasi vedere le mani dei marinai che la stanno tagliando, impiombando. Sento le loro risate, l’odore di sigarette e del sudore sulle divise da fatica. Parlano di ragazze, di partite di calcio. Sono felici, la guerra sembra non far parte di quei momenti. E’ estate e fa caldo, siamo a prora della Regia Corazzata Roma, seduti sul ponte d’acciaio accanto ad una delle catene che si infilano nella cub. Tutto sembra essersi trasformato in una sorta di macchina del tempo. Si avvicina il sacerdote, chiedendomi se . Mi chiede anche qualche informazione pi. Mentre gli spiego quello che so, compreso il fatto che mio nonno era su quella sfortunata nave, il mio sguardo cade su alcuni boccaporti d’acciaio. Si tratta di un boccaporto, con il passo d’uomo, e di una porta stagna del Cacciatorpediniere Carabiniere, una delle quattro unit. Su quelle stesse lamiere, oggi posate sul pavimento di una chiesa di montagna, la sera del 9 settembre 1. Mentre ci avviamo verso la sacrestia, mi giro ancora un istante verso la penombra, per salutare tutti i ricordi di questo luogo, sovrastati dalle bandiere di tutto il Mondo. Il mio istinto sembra come percepire la presenza di occhi invisibili, che mi osservano nel buio della sala. Ma il tempo concessomi . Rimango solo nel piazzale a riflettere su questa esperienza. Credevo di venire qui a trovare qualche oggetto esposto come ex- voto tra le opere d’arte che di solito adornano una chiesa, invece me ne sto andando pensando al nome che . Qui la Storia non ha colore, non ha odore n. Qui la Storia dell’Uomo moderno trasmette la sua anima. Zattera Carley appesa alla parete del Tempio. Mentre passo davanti alla facciata dell’edificio, mi soffermo ancora un istante a osservare il Carley appeso al muro. Appartenne anche lui al Carabiniere? Si tratta forse di una delle zattere di legno e sughero in cui vennero adagiati i corpi dei marinai della Roma, ricoprendoli con la Bandiera italiana? A quelle sagole si aggrapparono le giovani e disperate mani che poco prima si staccarono dalla Roma in fiamme? Mi avvicino all’auto, con passi che scricchiolano nella neve ghiacciata del giardino del Tempio della Fraternit. Intorno a me il silenzio della foresta addormentata.
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December 2016
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